23 ottobre 2010

E svegliarsi la mattina...

..con il sorriso sulle labbra e una canzone nella testa. Nel tepore del letto abbandonarsi al ricordo del sogno appena fatto.
Proseguire su quella scia e richiamare alla memoria piccoli particolari che abbiamo vissuto insieme, le tue partite di calcio nel corridoio delle elementari, le confidenze, il tuo disegno sul mio diario segreto, la tua ingenuità.
Il tuo buon cuore.
Gli occhiali che portavi alla cena di classe di qualche anno fa. Non te l'ho detto ma ti stavano bene, sai?
Quella sera non ti ho neanche detto che ti ringraziavo, in silenzio, per aver fatto il primo passo e esserti avvicinato tu.
Strano avere di fronte un uomo e guardare il bambino. L'imbarazzo che prende il posto che una volta era della spontaneità, poche domande e molti sorrisi. Chissà a quale aneddoto stai ripensando.
Ma adesso dimmi com'è andata? Com'è stato il viaggio di una vita lì con te?

Ci siamo persi, ma ogni tanto, di notte, torniamo ad essere quei due bambini. Era un po' che non ti sognavo, chissà perché proprio stanotte.
Non c'era niente intorno, solo io e te.
E il nostro abbraccio.


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